
Vi avevamo già approfonditamente parlato dell'ERSU, della sua anomala situazione di stallo e della prolungata mancanza di rappresentanti degli studenti all'interno del suo C.d.A. Ebbene, finalmente giorno 12 febbraio la situazione ha iniziato a sbloccarsi. Difatti durante l'Assemblea della Regione Siciliana (ARS), che in questi giorni sta tra le altre cose discutendo la legge finanziaria, è passato un emendamento che fissa ufficialmente ad un numero di tre membri (per ogni C.d.A ERSU) i rappresentati degli studenti. Questa decisione dell'ARS, oltre ad aver ristabilito in maniera formale e doverosa il ruolo dei rappresentanti degli universitari all'interno dei C.d.A ERSU, è un segnale importante, soprattutto perchè l'ultima volta in cui era stato possibile votare i rappresentati di noi studenti in seno all'amministrazione ERSU risaliva al lontano 2014. Sottolineiamo inoltre che, secondo affidabili voci di corridoio, nuove elezioni dovrebbero essere indette a breve. Noi di SudLife vi terremo ovviamente aggiornati su tutti gli sviluppi. Questa scossa nella "situazione ERSU" è sicuramente una bella notizia per noi ragazzi, e lo è anche per i senatori accademici e i rappresentati delle varie associazioni universitarie che hanno più volte, nel corso del tempo, portato avanti la loro battaglia per sbloccare questa situazione. Adesso non ci resta che sperare che le elezioni dell'ERSU (di pertinenza regionale n.d.r) possano essere indette in concomitanza con quelle degli altri organi di ateneo (come ad esempio Senato Accademico, elezione dei vari rappresentati di dipartimento), sia per ragioni di risparmio economico sia per ovvi risvolti politici. La speranza di tutti è che l'ERSU, ente fondamentale per garantire il diritto allo studio, possa tornare ad un funzionamento efficente, che evidentemente non può prescindere dalla presenza dei rappresentanti degli studenti in seno al suo C.d.A. Quel che è sicuro è che stiamo ancora aspettando l'erogazione della seconda parte delle borse di studio, e siamo e resteremo sempre vigili su tutti i fronti.