
In Italia, il panorama dei fumetti è in costante trasformazione, con oltre 10 milioni di persone tra i 15 e i 74 anni che li leggono. Questo dato rappresenta il 23% della popolazione, un numero importante che evidenzia l’interesse crescente verso questo mezzo di espressione. Tra le varie tipologie di fumetti, i manga giapponesi si sono affermati come i protagonisti principali, occupando spazi considerevoli nelle librerie e risultando spesso tra i titoli più venduti.
I manga non sono semplicemente fumetti, ma rappresentano un vero e proprio fenomeno culturale. Negli ultimi anni, hanno conquistato interi reparti nelle librerie. Spesso compaiono nelle classifiche settimanali dei dieci libri più venduti in Italia, facendo tremare i grandi nomi dell’editoria italiana. Con il loro inseparabile complemento (le trasposizioni in anime), costituiscono una componente fondamentale dell’intrattenimento di giovani e meno giovani di oggi, e non solo. Offrono ai lettori esperienze emotive intense, permettendo di immergersi in trame avvincenti e personaggi ben caratterizzati. La loro struttura narrativa, che talvolta prevede una lettura da destra a sinistra, può sembrare inizialmente complicata, ma diventa presto familiare. Inoltre, i temi trattati sono vari e coinvolgenti, spaziano dall’azione all’amore, dall’amicizia all’avventura, rendendo i manga accessibili a un pubblico ampio e diversificato. Questo aspetto, insieme alla possibilità di sentirsi parte di una comunità di appassionati, fa dei manga un passatempo molto apprezzato dai giovani.
Per quale motivo i manga sono così apprezzati dai ragazzi?
Il motivo principale è perché rappresentano un modo per manifestare la propria identità, esprimere il sentirsi parte di una comunità e gli permettono di affrontare argomenti che spesso riflettono le loro esperienze e domande. Inoltre, la loro componente visiva e la varietà di generi disponibili consentono di scoprire storie e protagonisti diversi, spesso con un focus su temi come l'amicizia, il valore e lo sviluppo personale.
Il grande aumento di popolarità di fumetti e anime giapponesi negli ultimi due anni non è certamente un salto improvviso, ma il risultato di un percorso di crescita che ha interessato, oltre all’Italia, praticamente tutto il mondo occidentale a partire dagli anni ’90. Tuttavia, si può notare un cambio di passo, soprattutto in termini di presenza e percezione del fenomeno. Hanno senz’altro contribuito le piattaforme di streaming e la vasta disponibilità di nuove e vecchie serie anime, ma il risultato è che oggi, entrando in qualsiasi libreria della vostra città, si trova una parete infinita dedicata a decine e decine di manga, sia storici che ancora in corso, con accanto un gruppo di giovani intenti a sfogliarli. I manga sono ovunque. Non solo hanno conquistato librerie e classifiche di varia, ma hanno anche invaso le stazioni della metropolitana e le strade, raggiungendo uno status di simbolo di “passatempo giovanile”, proprio come i videogiochi.
Questo fenomeno funziona bene non solo per il target principale, ma anche per un’intera generazione di quarantenni e trentenni cresciuti con gli anime, che oggi si trovano a rivivere un’eterna nostalgia. E con un potere d’acquisto maggiore, grazie al lavoro. Per questo motivo, sui social, manga e anime classici sono sempre presenti, e la loro popolarità continua a crescere anche in questo ambiente.
Oltre ai manga, negli ultimi anni un’altra attività che ha ottenuto grande successo tra i giovani è il cosplay. Questa pratica, che consiste nel travestirsi da personaggi preferiti, rappresenta un modo unico per esprimere creatività e sentirsi parte delle storie amate. In Italia si organizzano numerose fiere dedicate a questa passione, attirando migliaia di cosplayer ogni anno e creando un’atmosfera di festa e condivisione. In Sicilia, la più nota è l’Etna Comics (che si è conclusa ieri presso le Ciminiere di Catania), ma molto frequentate sono anche il Palermo Comics e il Trapani Comics. Qui, i giovani hanno l’opportunità di incontrarsi, scambiarsi idee e mostrare i propri costumi, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e appartenenza.