
Oggi il grande Lucio Dalla avrebbe compiuto settantasei anni. Su di lui è stato detto praticamente tutto nel corso del tempo; è davvero stato speso qualsiasi tipo di complimento, sul suo talento, sulla sua grande umanità, sulla sua musica che sapeva andare dritto al cuore. È quasi imbarazzante cercare qualcosa di valore da poter dire su lui, e che per di più non sia ancora stato detto. Così, per non rischiare, lasciamo parlare lui. Come?Lucio se ne è andato sette anni fa, ma questo non vuol dire che non possa continuare ancora a trasmetterci il suo pensiero. Questa è la cosa bella dell'arte, rende immortali le visioni, le idee e le speranze di chi la crea. E quale modo migliore di "ricavare" la sua filosofia se non attingere ai versi più belli delle sue canzoni? Ecco quindi che vi proponiamo alcune delle strofe più belle del nostro cantautore, o sarebbe meglio dire poeta, bolognese. Con l'augurio che possano farvi riflettere ed emozionare, e anche trasmettervi quel brivido speciale che solo Lucio Dalla sapeva generare. L’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale. (Disperato erotico stomp, 1977) Un amore è un amore anche se non ha domani. (Rispondimi, 1994) Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto. Te voglio bene assaje ma tanto, tanto bene sai è una catena ormai che scioglie il sangue dint’e vene sai. (Caruso, 1986)