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"Governo bocciato!": studenti in piazza contro la riforma

2019-02-24 05:00

Simone Ardilio

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"Governo bocciato!": studenti in piazza contro la riforma

Un lungo corteo con centinaia di studenti, da piazza Roma a Piazza Università, per gridare il nostro dissenso contro la nuova riforma sull'esame di

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Un lungo corteo con centinaia di studenti, da piazza Roma a Piazza Università, per gridare il nostro dissenso contro la nuova riforma sull'esame di maturità e non solo.


Siamo scesi in piazza il 22 febbraio, insieme con tanti altri studenti in tutta Italia,  nella speranza che il governo cambi idea su alcuni fronti essenzialmente importanti.


Di sicuro abbiamo bocciato il progetto proposto dal ministro Matteo Salvini "Scuole sicure". Non apprezziamo il fatto che il Ministro dell'Interno abbia messo in primo piano l'incremento dei controlli contro lo spaccio negli istituti con impianti di videosorveglianza e nuovi agenti di polizia locale.


Dimenticando totalmente la cosa più importante:  la questione di sicurezza degli edifici.


Ma il motivo del corteo che ci riguarda ancora più in prima persona è la riforma sugli esami di Stato. Non a caso, al centro di cori e striscioni è stato il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. 



Rimanendo in tema "ansia prima degli esami" abbiamo chiesto a Diletta Romano, rappresentante del Convitto Nazionale M. Cutelli, cosa ne pensasse di questo corteo: "Personalmente non sono assolutamente d'accordo con la riforma Bussetti. Non siamo pronti per affrontare un esame orale che non è chiaro neanche ai professori. Non capisco come mai il Ministro abbia deciso di inserire la disciplina  "Cittadinanza e Costituzione", trascurata e mai approfondita nei dettagli nel corso dei cinque anni."


Riguardo al suo dovere da rappresentante degli alunni ci ha riferito: "So che il mio ruolo per gli studenti è rilevante ed è per questo che ho cercato di informare ragazzi più piccoli sui motivi del corteo. La riforma sugli esami e i tagli che il governo ha attuato riguardano anche loro e devono capirlo. In un certo senso siamo noi, i ragazzi che quest'anno conseguiranno gli esami di Stato ad avere meno speranze, poichè siamo agli sgoccioli ormai."