Catania si aggiudica il Campionato nazionale di pasticceria degli istituti alberghieri italiani. La competizione, promossa dalla Fipgc (Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria) in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è svolta dal 28 al 30 Aprile nella suggestiva cornice del Forte Village di Pula, su invito dell’Istituto Azuni di Cagliari – vincitore dell’edizione precedente – che ha ospitato l’evento. Sono stati 26 gli istituti alberghieri partecipanti in una competizione che ha offerto un’importante vetrina ai giovani talenti del settore dolciario.
Il campionato, che giungeva alla 7° edizione, ha visto 52 studenti provenienti da tutta Italia “scontrarsi” a suon di mestolo e mattarello per portare a casa il titolo nazionale di Migliore Pasticciere Juniores, sotto il tema "Il croccante e la stratificazione". I ragazzi erano suddivisi in squadre composte da due partecipanti, con il compito di realizzare sei dessert singoli in un massimo di tre ore, da presentare a una giuria composta da esperti del settore e autorità locali. La porzione singola deve includere almeno un elemento croccante e almeno due strati con una glassa a specchio, richiamando le bellezze artistiche, paesaggistiche, culturali e naturali della Sardegna.
E a salire sul gradino più alto del podio è stata una scuola catanese, l’Ipsseoa “Karol Wojtyla”, che ha conquistato i giurati con il dolce “Ecstasy”, preparato da Aurora Gambuzza e Awa Thiaw Dieng. Il dolce è stato definito un capolavoro che ha combinato maestria tecnica, armonia di sapori e innovazione. Come si legge in una nota “si è distinto per un delicato equilibrio tra cremosità e croccantezza, aromi citrus e spezie, con una sfera di liquore di mirto preparata tramite la tecnica della sferificazione. Tra gli strati, un cremoso al caffè, panna cotta con gelée di mandarino e lime, ganache al caramello, croccante al pepe di Sichuan e frangipane alle nocciole, il tutto racchiuso in una frolla al cioccolato e cannella”.
I giovani pasticceri sono stati valutati anche in base alle loro competenze tecnico-professionali e si è tenuto conto anche della capacità di ideare e gestire autonomamente una ricetta, della creatività nella composizione artistica del dolce, della professionalità dimostrata durante tutte le fasi di preparazione e dell’efficacia comunicativa nel presentare il prodotto conclusivo. Inoltre, è stata valutata anche la pulizia dell’area di lavoro e la capacità di mantenere la calma sotto pressione.
Al secondo posto si è classificato l’Iiss “Cillario Ferrero” - Arte Bianca di Neive, Cuneo, rappresentato da Sara Appendino e Vittoria Tibaldi, con il dessert “Asphodelus”. Terzo classificato l’IiS “G. Renda” di Polistena, Reggio Calabria, rappresentato da Vincenzo Parrello e Giovanni Garruzzo, autori di “Nuracàlia”, un dolce che unisce sapori e culture in omaggio al dialogo tra Sardegna e Calabria.
“Gli istituti alberghieri - ha commentato il presidente della Fipgc Matteo Cutolo - costituiscono un pilastro essenziale per il futuro del nostro settore. È proprio dal confronto tra queste scuole che emergono i talenti di domani, giovani appassionati che, con studio, dedizione e creatività, stanno già contribuendo al rinnovamento della pasticceria italiana. Come Federazione, investiamo molto nella formazione, perché questo significa garantire sempre maggiore qualità, innovazione e continuità a una tradizione che si evolve”.
L’obiettivo del concorso è stato quello di mettere in luce le eccellenze, le competenze e le metodologie apprese dagli studenti degli Istituti Alberghieri. Questo evento si inserisce nel più ampio contesto di promozione della cultura della pasticceria, sia a livello nazionale che internazionale, favorendo l’integrazione di tecniche e approcci diversi, con l’intento di favorire crescita, innovazione e confronto tra i partecipanti. Sicuramente un orgoglio per Catania e la Sicilia, che ha avuto modo di ribadire ancora una volta che nella nostra terra ci sono giovani con potenzialità enormi in diversi settori. Purtroppo molti di essi stentano a decollare ed avere una giusta gratificazione lavorativa per colpa delle scelte dei politici. Chissà se i più bravi tra i nostri pasticceri resteranno nella nostra Catania o andranno via, come purtroppo spesso accade.