La scuola fa spazio alla musica per accompagnarla nel suo ruolo di formazione e crescita culturale per i ragazzi: è questo l’intento con cui nasce l’Orchestra nazionale della scuola italiana, annunciata ieri dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nella Basilica di San Francesco ad Assisi, in cui si è svolto il concerto del maestro Uto Ughi davanti a 500 studenti.
L’iniziativa che vuole valorizzare il talento degli studenti, si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento dell’educazione musicale nelle scuole italiane. L’evento, dal titolo “Uto Ughi per i giovani”, rientra nel protocollo d’intesa tra il ministero e l’omonima Fondazione, volto a promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole.
“La musica – ha sottolineato Valditara – non è solo arte, ma anche disciplina, cultura e identità. È un linguaggio universale che avvicina i cuori e arricchisce lo spirito, come ricordavano Benedetto XVI e Papa Francesco. E quale luogo migliore della Basilica di San Francesco, simbolo di pace e fraternità, per rilanciare il nostro impegno in questo campo? Vogliamo che questa orchestra sia non solo un’esperienza educativa di alto livello, ma anche un ponte tra le generazioni, un veicolo per avvicinare i cittadini alla bellezza della musica classica. Con la nascita dell’Orchestra nazionale della scuola italiana il Governo rafforza il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale e musicale del Paese, offrendo ai giovani delle nuove opportunità di formazione e crescita”.
Nel concreto il Ministro ha sottolineato anche che si è lavorato per potenziare l’insegnamento della musica sin dalla scuola primaria, inserendo nei programmi lo studio della storia della musica, il canto e la sensibilità musicale.
La prima esibizione pubblica dell’Orchestra nazionale della scuola italiana è prevista per novembre, in un grande evento che segnerà l’avvio ufficiale delle attività.
Ma cosa prevede la firma di questo protocollo con la Fondazione Uto Ughi?
Per tre anni vi sarà la promozione di attività e progetti formativi volti a diffondere la conoscenza delle varie potenzialità espressive degli strumenti musicali e lo sviluppo di iniziative in cui la musica diventa un’esperienza di ricerca, creatività, aggregazione e inclusione. Il Ministero si impegna a diffondere il Protocollo attraverso i competenti Uffici scolastici regionali, favorendo l’adesione degli istituti. Per garantire il coordinamento e il monitoraggio delle attività previste, sarà istituito un Comitato paritetico, composto da due membri del Ministero e due membri della Fondazione Uto Ughi.
Queste le parole del maestro Uto Ughi: “Ringrazio il Ministro Valditara per la sua disponibilità e il suo interessamento su questi temi dell’educazione musicale a me particolarmente cari. La musica è un dono prezioso a cui tutti possono e devono accedere. Per questo ho costituito la mia Fondazione, che ha un obiettivo chiaro: rendere la musica classica accessibile a tutti, ma soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro. Con questo protocollo, vogliamo rendere la musica sempre più presente nel percorso formativo ed educativo delle nuove generazioni. Solo facendo conoscere i grandi capolavori, possiamo arricchire il loro percorso di crescita e, nello stesso tempo, coltivare una nuova generazione di appassionati e sostenitori della musica classica”.