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Amadeus, le donne non devono stare "un passo indietro".

2020-01-18 05:00

Paolo Francesco Reitano

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Amadeus, le donne non devono stare "un passo indietro".

Il discorso di presentazione di Amadeus, amato conduttore Rai e nome scelto per presentare la Settantesima edizione del Festival della Canzone Italian

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Il discorso di presentazione di Amadeus, amato conduttore Rai e nome scelto per presentare la Settantesima edizione del Festival della Canzone Italiana, riporta alla luce delle mastodontiche problematiche in tema di parità.


Presentando alcune delle conduttrici di questo Sanremo, Amadeus è sceso in un discorso estremamente arcaico, che pone le donne in posizione subalterna all'uomo con cui stanno.


E' importante, però, leggere con attenzione le parole che il conduttore riserva per una conduttrice in particolare, onde non cadere nella generalizzazione e nella massificazione.


Di Francesca Sofia Novello, modella, afferma:


Il riconoscere la bellezza come un merito


(quale?!)

e affermare come qualità il sapere stare


"un passo indietro"

rispetto al partner rivela un enorme


ritorno al passato

del pensiero comune presente nella


televisione italiana

.Innanzitutto: la bellezza esteriore


non è una virtù dell'animo umano

. Non è un parametro di pregio personale, non è una


competenza o una qualità

inestimabile della


persona.

Certo, nel


mondo della moda e dello spettacolo

è importante, ma tantissime figure di spicco del settore vanno avanti in quanto


talentuose e impegnate nel migliorarsi e crescere

, non semplicemente "belle".Definire però prima l'estetica e


solo successivamente il contenuto

, (e che contenuto!) disegna un quadro


desolante

per il ruolo della donna.Il problema, però, risiede soprattutto nel contenuto: per Amadeus, la qualità di Francesca Sofia Novello è la


capacità di stare "un passo indietro"

.Una donna


non è un soggetto subordinato

, inferiore, secondario. Desiderare un mondo in cui non esista questo "gap" non è sinonimo di un sentimento meramente "femminista", bensì di


civiltà

.E se vi fosse stata una conduttrice che, per presentare i collaboratori, avesse semplicemente detto e reiterato (inutilmente)


quanto belli fossero?Che valore avrebbe dato alle loro individualità? Quali meriti? Quale prestigio avrebbe attribuito? 

Ecco, queste sono le domande da rivolgere ad Amadeus e, più in generale, alla Rai.Quale


prestigio

per una donna che ha solo il merito di


rimanere nell'armadio

, e, quando vi esce, di essere


"bella e basta"

.