
Inizieranno domani alle 8.30 con la prova d’Italiano gli esami di maturità 2025. Quest’anno saranno circa 524mila gli studenti coinvolti in tutta Italia (511mila i candidati interni e 13mila i candidati esterni).
In Sicilia gli studenti delle scuole impegnati nelle prove saranno 44.420, la maggior parte concentrati nelle città di Palermo (9.713) e Catania (9.453). Seguono Messina con 5.057, Trapani con 3.845, Agrigento con 3.722, Siracusa con 3.231, Caltanissetta con 2.542, Ragusa con 2.697 ed Enna con 1.362.
Per quanto riguarda la prima prova saranno sette le proposte ministeriali, da svolgere in massimo sei ore con solo l’uso del vocabolario. Le tipologie di tracce sono un’analisi del testo (brano di prosa o poesia di autori italiani dall’Unità d’Italia ad oggi), un testo argomentativo (con tre sottotipologie, tra cui una di ambito storico), e un tema di attualità (con due tracce fornite dal Ministero).
Come sempre avviene nelle ultime ore che precedono la prova, identica per tutta Italia, è alla ribalta il toto-traccia: quali autori e quali argomenti potranno uscire?
Il portale Skuola.net ha interrogato anche quest’anno un migliaio di studenti di quinto superiore sulle loro previsioni.
Per l’analisi del testo secondo i ragazzi gli autori più quotati risultano essere D’Annunzio, Pirandello, Primo Levi, Calvino e Ungaretti. Come tematiche probabili gli studenti pronosticano invece delle tracce sui grandi conflitti mondiali odierni (Israele-Palestina e Russia-Ucraina) e passati (dato che quest’anno ricorre l’80° anniversario della fine della seconda guerra mondiale). Poi ci sono gli effetti del cambiamento climatico, il futuro dell’Europa, l’Intelligenza Artificiale, bullismo e cyberbullismo, la violenza di genere e Papa Francesco. In realtà su Papa Francesco la traccia sembra meno probabile. Questo perché Valditara ha dichiarato di aver scelto le tracce a Marzo, quando ancora il Pontefice era vivo, e poi anche perché la precedente morte di Papa Giovanni Paolo II (avvenuta nello stesso periodo di Francesco) non ha portato ad una traccia di questo tipo nel 2005.
Ad ogni modo, i pronostici vanno sempre presi con le pinze e vedremo domani cosa succederà.
Il giorno dopo l’italiano sarà il turno della seconda prova, che sarà centrata sulle discipline specifiche dell’indirizzo di studi. Il colloquio orale, che si terrà dopo le prove scritte, sarà un confronto interdisciplinare che includerà anche l’esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Durante l’esame, le commissioni (composte da docenti interni ed esterni) potranno fare riferimento anche al Curriculum dello studente.
Quest’anno ci sono delle novità: per prima cosa è stato deciso di vietare l’uso di cellulari sia per studenti che per docenti e sono stati rafforzati i controlli per assicurare la trasparenza dell’esame. Poi c’è la novità del voto in condotta, che avrà un ruolo determinante: chi avrà 6 in condotta dovrà presentare durante il colloquio orale un elaborato aggiuntivo su temi legati alla cittadinanza attiva e solidale, mentre per ottenere il massimo dei crediti sarà necessario avere in condotta almeno 9. Non è prevista invece alcuna tesina, eliminata due anni fa.
Il voto finale si calcolerà sommando i punteggi delle prove scritte (massimo 20 punti ciascuna), i punti dell’orale (fino a 20), i crediti scolastici (fino a 40), ed eventuali bonus fino a 5 punti. La somma di questi elementi determinerà il voto complessivo, espresso in ventesimi.