Inizia stasera il 75° Festival di Sanremo, con gran parte dell'Italia che fino a sabato 15 febbraio sarà sintonizzata su Rai1 e Carlo Conti che tornerà a condurre la kermesse dieci anni dopo la sua prima partecipazione. Dopo il quinquennio di successi di Amadeus, ora approdato su Nove, per Viale Mazzini si apre una sfida non indifferente.
L'ansia di un possibile crollo negli ascolti era palpabile quando i vertici del servizio pubblico si sono trovati a dover scegliere il successore di Amadeus. Hanno quindi optato per il sicuro, richiamando Carlo Conti, che tra il 2015 e il 2017 aveva ottenuto ottimi risultati, prendendo le redini di un Sanremo poco incoraggiante condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, che si era classificato come il terzo meno seguito di sempre.
Ma se gran parte degli over 30 ha dichiarato di vedere almeno una delle cinque serate in programma, faranno lo stesso i giovani under 30?
Una risposta difficile da dare adesso, visto che inevitabilmente molto dipenderà dalla qualità delle canzoni. È possibile infatti che la Generazione Z, super collegata al web e ai social, come accaduto negli ultimi anni, preferirà guardare il Festival a spezzoni, ovvero cercando su internet il video delle singole performance e magari riascoltando solo i brani che interessano.
Difficile immaginare di vedere i ragazzi, a differenza dei più “anziani”, stare incollati davanti la tv fino a notte tarda. Primo perché la televisione non è più un mass media che attira i giovani, secondo perché osservando i nomi dei cantanti in gara, probabilmente meno della metà potrebbe offrire dei brani interessanti per loro. E comunque, perché stare a vedere momenti del festival che non interessano, come le presentazioni, i siparietti comici, le interviste con gli ospiti quando basta un clic su Youtube per ascoltare la canzone che più è piaciuta?
Eppure una motivazione in più per spingere i giovani a vedere Sanremo i tv c’è, ed è il “Fantasanremo”, una specie di “Fantacalcio del Festival”. Sembra infatti che il fantasy game, nato cinque anni fa dall’idea di un gruppo di amici marchigiani, sia diventato oggi una vera e propria istituzione tra le nuove generazioni. Un gioco che va oltre la gara musicale e che sembra creare in loro più entusiasmo della musica stessa.
Già, la musica, con il suo magico potere di unire culture e persone da ogni mondo. Viene da chiedersi dunque che cosa i ragazzi possano davvero apprezzare di Sanremo dal punto di vista strettamente musicale. Si ritiene che la Generazione Z, cresciuta con la tecnologia a disposizione, sia quella maggiormente influenzata dai fenomeni a essa legati, un aspetto evidente anche nei gusti musicali contemporanei e nelle dinamiche del panorama musicale. Analizzando gli ascolti degli ultimi dieci anni, si può osservare come le principali piattaforme di streaming musicale abbiano registrato un incremento e l'emergere di nuovi generi, con tendenze che cambiano di anno in anno. Ad esempio, nel 2014 il pop dominava incontrastato, ma già in quel periodo si notava un crescente afflusso di musica moderna, che col passare del tempo è diventata la stragrande maggioranza.
Nel 2018, la trap ha trovato il suo spazio in Italia, con ben quattro artisti nella top 5 nazionale, e quest'anno stiamo assistendo a una nuova ondata di questo genere, sostenuta sia da artisti già affermati che da nuove promesse della musica italiana. Un'osservazione interessante dai dati recenti è che la trap sarà senza dubbio la musica dell'anno, con un incremento della presenza femminile nelle classifiche dei brani più ascoltati in Italia e non solo.
Ma non solo, pare che tra i generi musicali preferiti vada molto anche il rap e la musica neomelodica, con cantautori napoletani che sono richiesti recentemente anche per animare le feste di compleanno e di lauree. Quello che è evidente è comunque che i giovani oggi amino una musica più “accelerata” e sempre più “povera” a livello testuale.
Secondo un’indagine di “Preply” sugli ascolti mensili su Spotify emerge che tra gli artisti partecipanti al Festival di Sanremo 2025 il più ascoltato dai ragazzi il rapper Tony Effe, seguito da Rose Villain e Olly. A completare la Top 5 ci sono Elodie e Achille Lauro, mentre in fondo alla classifica troviamo l'emergente Serena Brancale e un volto noto del Festival, Simone Cristicchi, già vincitore. Non mancano nella lista anche altri nomi familiari come Fedez, Irama e Coma_Cose, tutti ben oltre il milione di ascolti mensili.
Tra gli artisti più ascoltati nella fascia 16-30 anni, spicca Clara, una giovane promessa del pop italiano, che supera nomi affermati come Francesco Gabbani e Noemi.