
, malgrado le sue mille contraddizioni e i suoi innumerevoli problemi, Fin dagli albori dell’umanità spesso con culture totalmente differenti fra loro, che le hanno donato quell’eterogeneità nei luoghi, nei dialetti e nei paesaggi che tutt’oggi la contraddistinguono.Sperlinga è un situato tra i monti Nebrodi e le Madonie, nel cuore della Sicilia.Già definita scavata nella pietra d'arenaria, il suo nome deriva dal greco e significa Oggi vi racconto, con gli occhi di un fotografo, le emozioni, le sensazioni e le impressioni che questo piccolo borgo di settecento anime suscitano al visitatore.Passeggiando per le vie del borgo Fa strano pensare che fino a pochi decenni fa, se non addirittura i nostri genitori.Freud definiva la Sicilia “un’orgia inaudita di colori, profumi e luci, una grande goduria.”
La nostra splendida Sicilia
resta uno dei posti più magici, affascinanti e a tratti pure esoterici presenti sulla terra.
è stata popolata da un susseguirsi di popoli,
piccolo borgo
"una regale dimora rupestre"
"Spelonca" grotta.
non si può fare a meno di notare le piccole abitazioni rupestri scavate nella roccia.
in quelle grotte, vivevano i nostri nonni

Ma interessante è pensare che quelle grotte, prima di essere abitate in tempi moderni (secondo fonti del comune l’ultima grotta è stata abitata fino al 1985) sono state popolate e “utilizzate” per diversi scopi, da quello abitativo fino a quello funerario, fin dall’era troglodita. . Si respira un’area surreale. . I colori del paesaggio si mescolano con quelli delle case, ormai quasi tutte abbandonate.Le poche anime presenti mi guardano, quasi a tentare di capire perché un ragazzo di 23 anni sia passato proprio qui, in questo posto dimenticato da Dio, per “rubare” qualche scatto.Eppure in passato. , artista grafico olandese, intorno agli anni ‘30 del novecento vi ha soggiornato per un periodo.Altrettanto importanti furono le visite a Sperlinga dei fotografi , nell’estate del ‘43. E di che realizza, nel 1967, diversi scatti che verranno successivamente selezionati per la mostra fotografica “ ”.
Il tempo qui si è fermato
Sembra di essere entrati dentro un quadro di Guttuso
questo piccolo borgo ha sempre suscitato l’interesse di artisti e fotografi
Escher
Robert Capa
Enzo Sellerio
Scritture di Paesaggio

Gli scatti di , famoso fotoreporter di guerra, documentano l’avanzata degli alleati all’interno della Sicilia durante la seconda guerra mondiale. Tra questi, La didascalia della foto recita: “ ”.Ma tornando alla nostra passeggiata nella memoria. Il borgo è costituito di una cinquantina di interessanti dai bizantini e che disposte su più piani fino a fine'800 costituivano il cuore del centro abitato.Le grotte dagli abitanti oppure come per gli animali. Alcune sono rimaste intatte al momento dell’abbandono.Decido di entrare in una grotta per realizzare qualche scatto di reportage. Sembra che il tempo si sia fermato, mi e i di quel tempo. Si percepisce, nell’aria, l’importanza storica del luogo.Sembra quasi di sentire le voci e le risate di quel tempo orami perduto.Sembra di sentire , il suono degli dei contadini che tornano dai campi e le che sbrigano le loro faccende.Quello che mi ha particolarmente colpito è dettato da quegli oggetti di vita quotidiana che sembrano quasi dormire fra le stanze delle grotte.La semplicità, la lentezza, la modestia e la spontaneità prendono il sopravvento sulla velocità e sui ritmi della nostra epoca.
Capa
una rimarrà nel tempo e nella memoria collettiva come icona dello sbarco alleato nell’isola.
Un contadino siciliano indica a un ufficiale americano la direzione presa dai tedeschi
grotte scavate sulla roccia
oggi vengono utilizzate come depositi
stalle
sembra quasi di sentire gli odori
sapori
i bambini in mezzo ai vicoli giocare
zoccoli dei cavalli
risate delle massaie
l’ordine nel caos

Davanti ai miei occhi . Ma che, chi apprezza la bellezza delle piccole cose e della semplicità, sa riconoscerne il valore affettivo e storico.Interessante la riflessione alla vista di queste immagini, di , studentessa di che, riprendendo i concetti della poetica della spazzatura ci scrive: La riflessione della Ribellino mi ha fatto pensare alla , anche se può sembrare lontanissimo,
cumuli di oggetti che a prima vista possono sembrare spazzatura
Chiara Ribellino
sociologia
concezione che ha la gente dei resti di quel passato che
è parte integrante della nostra cultura.

A me, . Sento ancora le molle dei due letti fatti di paglia e lana di pecora, scricchiolare.Sento ancora il , macchinario usato dalle nostre nonne per la tessitura a mano, che intreccia la lana delle pecore che pascolavano i campi intorno al paese.
quegli oggetti, parlano
rumore del Telaio

Queste immagini, che scorrono nella mia testa, mi fanno riflettere sull’ che ha la ai giorni nostri.A riguardo , nel 1995 scrive:“ .” invece , e che associamo alla . E spesso che, la lentezza, espressa attraverso l’uso di una macchina lenta, il cervello, Ma chi può consentirsi davvero il lusso della lentezza in un mondo dove tutti sembriamo costretti a correre?
importanza
lentezza
Milan Kundera
C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocitò e oblio
Noi
pensiamo il contrario
viviamo nell’incubo della lentezza
perdita di tempo
ci dimentichiamo
sviluppa la creatività.