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Didattica a distanza: quanto sta costando agli studenti?

2020-10-29 06:00

Alessandra Di Marco

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Didattica a distanza: quanto sta costando agli studenti?

Con il DPCM emanato domenica 25 ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le scuole superiori dovranno aumentare la didattica digitale per

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Con il DPCM emanato domenica 25 ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le scuole superiori dovranno aumentare la didattica digitale per almeno il  75% . Il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, invece, ha ordinato la sospensione delle attività didattiche in presenza degli istituti scolastici secondari di secondo grado e paritetici. In un modo o nell'altro non si potrà fornire una corretta e completa formazione.


Il nostro intento era quello di raccontarvi il #backtoschool degli studenti catanesi, le loro sensazioni nel vivere la scuola rispettando le regole di sicurezza, ma ciò non è stato possibile. Infatti, a quasi un mese dal loro rientro ufficiale, tutti a casa: ritorna il prevedibile aumento dei contagi e con lui la paura di un altro lockdown.


"Non va per niente bene"

Questa è stata la risposta di


Giuseppe

, studente dell'


Istituto Cannizzaro di Catania,

alla domanda su come stava andando la situazione a scuola: "


Sono stato a scuola solo per una settimana. Adesso, la situazione è davvero pesante: siamo costretti a stare 7 ore davanti al computer con 10 minuti di pausa alla fine di ogni lezione, anche i professori vivono la stessa criticità".

Giuseppe ci racconta che, rispetto all'esperienza iniziale e nuova per tutti, sia studenti che docenti hanno preso una maggiore confidenza con la


DAD

e con gli strumenti che ne consentono il suo funzionamento: "


la dad non piace a nessuno perchè non si raggiunge lo stesso livello di apprendimento della didattica in presenza. Quando abbiamo saputo che dovevano tornare alla didattica online si è venuto a creare un forte malessere ma, rispetto a marzo-aprile, siamo 100 passi avanti

".


"L'attuale sistema scolastico è vecchio"

"


Vecchio è l'aggettivo giusto, soprattutto per quello che studiamo e come lo studiamo. La DAD è un passo avanti verso la tecnologia, ma può andare bene se ci sono professori in grado di sapersi adattare. L'idea in sè è molto bella, ma il piano è da rifare: non si può studiare la matematica come lo si faceva in classe perchè non si capisce nulla. Per una DAD efficace renderei le materie anche più innovative".

La scuola con doppi turni

Giuseppe ci spiega che anche l'adozione dei doppi turni, in combinazione con la DAD, sarebbe stata un'alternativa migliore: "


non solo per un migliore apprendimento ma anche per una maggiore interazione tra studenti e professori".